Cosa siamo concretamente disposti a fare per dare il nostro contributo nella salvaguardia del pianeta? Discorso complesso ma impellente: non è sufficiente fare la raccolta differenziata o usare una borraccia, è richiesto più impegno da parte di tutti, per mantenere vivibile l’ambiente intorno a noi. Ogni giorno ognuno di noi lascia un’impronta carbonica e idrica: possiamo aiutare l’ambiente abbassando le emissioni, usando i mezzi pubblici ma a volte non è proprio possibile. Siamo sempre “on the road” e l’auto, si sa, è un mezzo indispensabile.
Con l’idea di passare in futuro a un’auto elettrica, abbiamo provato a passare una giornata con una di queste, utilizzando come ricarica i punti Be Charge. Anche se è stato il primo viaggio intrapreso con un’auto elettrica, l’abbiamo fatto con estrema serenità: Be Charge ha oltre 5000 colonnine di ricarica che collegano tutta l’Italia. In poche parole saremmo potuti arrivare comodamente in Puglia. Altrettante colonnine sono in fase di costruzione, hanno creato una vera e propria Via Elettrica che corre lungo tutto lo stivale, sia nelle città, che in campagna, isole comprese. Un fattore determinante nel farci scegliere “Be Charge” è la sua completa sostenibilità, infatti attinge al 100% da risorse rinnovabili. Inoltre è tutto gestibile tramite l’innovativa app, la ricerca delle colonnine e anche la fase di ricarica.
Siamo partiti dalla nostra città, Padova, con una scattante e iper-tecnologica 500 dal concessionario Ceccato Automobili. Con 300 km di autonomia, abbiamo guidato in direzione sud, passando a pochi chilometri da Abano Terme e Montegrotto Terme. Non abbiamo fatto tappa perché sono cittadine che conosciamo molto bene e dove conserviamo ricordi d’infanzia molto belli, ma se doveste passare da quelle parti, meritano una sosta, sia per una passeggiata che per una giornata alle famose terme.
Abbiamo continuato a guidare addentrandoci nei Colli Euganei e gustandoci gli ultimi colori dell’autunno che ormai stanno cedendo il passo a quelli invernali. La nostra prima meta è stata Arquà Petrarca, pittoresco borgo medievale noto per aver ospitato il poeta e filosofo Francesco Petrarca nei suoi ultimi anni di vita. La sua villa e la tomba sono visitabili; l’intero paesino è comunque meritevole di una visita, così come i dintorni, con la possibilità di splendide passeggiate e trekking attorno ai colli piuttosto che visite nelle rinomate cantine del Moscato fior d’arancio.
Le giornate iniziano ad accorciarsi e così siamo risaliti in auto per proseguire il nostro piccolo viaggio: con il 50% di autonomia siamo arrivati a Monselice. Anche questa è una cittadina di origine medievale, dove c’è la possibilità di visitare svariate ville, il castello, il santuario Giubilare delle sette chiese, o semplicemente di sedersi nella bellissima Piazza Mazzini sotto la torre Civica a gustare un ottimo spritz con cicchetti, come un vero local.
Durante questa tappa abbiamo ricaricato l’auto: l’approccio per il rifornimento è diverso, nel senso che con un’auto elettrica ci si abitua a ricaricare sfruttando i tempi morti o le soste, piuttosto che aspettare di avere il serbatoio asciutto. Inoltre non è così importare fare il pieno, ma avere l’autonomia per arrivare alla destinazione successiva. È solo un approccio diverso; spesso i cambiamenti intimoriscono, ma questo stile di viaggio easy ci ha dato entusiasmo per il nostro tour elettrico.
Per entrare più nello specifico per quanto riguarda l’esperienza di ricarica, la velocità dipende da vari fattori, come l’energia erogata dalla colonnina (da 22kW a oltre 150kW), la capacità della batteria e del cavo del caricabatteria. Ricaricare l’auto è stato un processo intuitivo e fluido: utilizzando l’app Be Charge abbiamo semplicemente collegato il cavo e dato inizio al rifornimento. Avevamo scelto prima della partenza di fermarci a Monselice, ma dobbiamo dire che, lungo il tragitto, abbiamo visto molte colonnine Be Charge, quindi la copertura è davvero capillare e permette di intraprendere il viaggio senza preoccupazioni per il rifornimento.
Stavamo cercando un aggettivo per descrivere questa giornata, e il primo che ci è saltato in mente è stato: silenziosa. Spegnendo la radio, ci si può godere il paesaggio che cambia fuori dal finestrino in un silenzio ovattato, grazie all’auto elettrica. Un altro aggettivo è: semplice. Ci siamo goduti il viaggio e abbiamo approfittato della pausa ricarica per consumare uno snack insieme, sgranchire le gambe e guardarci un po’ intorno. Semplice come il processo di ricarica, più lungo da spiegare che da eseguire.
Godersi i paesaggi di campagna o entrare in un borgo medievale con un’auto elettrica dà la sensazione di rispettare ciò che si ha intorno: non si reca disturbo con nessun rumore e nemmeno con le emissioni. Questa parte del Veneto è sicuramente meno conosciuta rispetto ad altre mete, ma è cosparsa di bellezza come, d’altra parte, tutta la nostra Italia.
Ora siamo ancora più consapevoli del fatto che l’ambientalismo di facciata avrà vita corta: insieme a noi, abbiamo visto parecchie auto elettriche in circolazione e questo ci ha fatto in qualche modo sentire parte di un movimento, di persone che vogliono fare il possibile per dare una mano all’ambiente. Be Charge è un’azienda all’avanguardia che fa parte di questo movimento e siamo felici di aver collaborato con loro per poter far conoscere meglio questo stile di vita sostenibile.
Articolo a cura dei The Globbers