Ecco le maggiori novità del momento per il fronte dei BEV in autunno 2021
Il record dell’ordine di auto elettriche, l’esaurimento bonus in 48 ore, la più grande capitalizzazione di una Casa e la nuova vettura capace di battere Tesla, in autonomia. Ecco le maggiori novità del momento per il fronte dei BEV in autunno 2021, con la Cina che ha attivato più colonnine pubbliche che mai
Con l’autunno 2021 che volge al termine, il fronte della mobilità elettrica su quattro ruote condensa una serie di fatti e di novità che, ancora una volta, non solo confermano la forte crescita delle auto a batteria, nei principali mercati in “resurrezione” dopo lo scoppio di pandemia, ma assegnano a Tesla e alla Cina ruolo di leader.
Record
Se noi in Italia possiamo vantare i primi passi industriali seri del Gruppo Stellantis verso l’abbandono dei termici a medio termine, con “Italy House” a Mirafiori (nuovo centro nevralgico di sviluppo e produzione batterie per il Gruppo) la conferma di 70% gamma con spina entro 2030 e alcune gigafactory, in giro per il mondo l’azienda di Elon Musk riscuote successi impensabili. A partire dal più grande ordine mai fatto per delle auto elettriche, in una volta sola: con la Hertz che ne ha volute ben 100.000 di Tesla.
Un fatto rilevante a livello storico, aziendale e ovviamente anche finanziario. Elon Musk ha infatti confermato che pur con simile volume da record, non sono stati fatti pesanti sconti e ovviamente, a ruota la crescita di valore delle azioni (TSLA) in borsa ha preso il volo: capitalizzazione 1.000 miliardi. Mai un’azienda automobilistica aveva toccato questo valore. Se chi investe oggi ha strumenti e modo di valutare molto bene dove mettere risorse e denari per il futuro, la cosa la dice lunga.
Anche perché corre voce che possa seguire un raddoppio, di ordine a cinque zeri, con altre Model 3 a soddisfare le esigenze di Uber. Sempre Tesla tiene banco in ambiti distanti dal NYSE o dalle classifiche di vendita BEV. L’ultima novità delle funzioni premium, in quello che viene detto Sentry mode, è che da remoto si può persino far “parlare” l’auto con audio inviato usando la App Tesla. Un effetto quasi da cinema, che potrebbe anche spaventare e che apre un filone dove qualche ente potrà regolamentare una delle novità permesse sulle auto elettriche. La funzione infatti si applica sfruttando parte dei sistemi di avviso pedoni concessi ai BEV e non alle vetture con serbatoio carburante.
A livello Tecnico poi, le nuove e attese celle Tesla 4680 sono ormai date in arrivo, con le consegne nei primi mesi del 2022 anche su vetture prodotte in Germania, per il nostro mercato. Si tratta di avere BEV con elementi più efficienti in senso sia di sistema più snello in vettura, sia economico e soprattutto meglio riciclabili (tema di crescente interesse anche per Elon Musk, quello del riutilizzo batterie).
Nuovi entranti
Il fronte caldo del settore automotive con la spina ci consegna in questo trimestre finale del 2021 anche la prima Toyota full electric, bZ4X e la versione finale, pronta a scendere in strada, dell’attesa Lucid Air electric sedan. L’auto giapponese che mira a competere con Tesla Model Y, sarà nelle concessionarie nel 2022 e vanta un pacco batterie da 71,4 kWh, la cui capacità è garantita almeno al 90% dopo dieci anni. La prima Lucid invece, che viene dalla California, punta a ridimensionarle le auto di Elon Musk, offrendo con la sua prima Dream Edition fino a 837 Km di autonomia.
Colonnine
A livello locale invece, è la Cina a tornare in auge, fondi ed economie a parte: non solo molti produttori hanno compiuto nel 2021 i primi passi autonomi verso il mercato estero, Europa e Italia incluse (basti vedere le prime Aiways). L’infrastruttura cinese, con quelle colonnine di ricarica pubblica a noi care ma ancora negate in troppe zone, si evolve più che altrove. Secondo un recente rapporto, proprio i cinesi hanno spinto talmente sulla propria rete interna, che detengono il maggior numero di punti ricarica EV con ampio margine, quasi incolmabile: 2,22 milioni di punti ricarica.
È il frutto di un’opera d’incentivazione forte, non comune ma iniziata da relativamente poco: meno di dieci anni con velocità sempre maggiore. Tanto che solo nel 2021, pare, i cinesi hanno attivato 240.000 punti di ricarica pubblica. Una mole di stazioni e colonnine che da sola vale il doppio di tutte quelle americane e, banalmente, ridicolizza quelle tricolori.
A proposito di Italia, ultimo dato che in queste settimane rende l’idea dell’interesse per auto elettriche anche nel Bel Paese nel 2021, è quello degli incentivi statali per comprare un nuovo BEV: i 65 milioni disponibili dalla mattina del 27 ottobre, sono stati esauriti in un solo giorno.
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