Weekend in Toscana in occasione della festa di San Martino
L’inverno è alle porte, ma la voglia di un weekend fuori città non manca mai. Questo mese vi portiamo in Toscana, una delle più zone d’Italia più note al mondo per ricchezza di bellezze, prodotti e tradizioni. L’occasione perfetta per scegliere questo itinerario ha a che fare con una ricorrenza che risale a tempi antichissimi: la festa di San Martino.
Tradizionalmente nei giorni dell’Estate di San Martino, così viene anche chiamata la festa, vengono aperte le botti per il primissimo assaggio del vino novello, di solito abbinato a castagne, salumi, e prodotti autunnali tipici del territorio.
Insomma, un goloso pretesto per conoscere i borghi e le campagne di una delle regioni più affascinanti del nostro Paese.
Decidiamo di dedicare la giornata a visitarne le bellezze artistiche, per poi dedicarci in serata ai sapori dei luoghi.
Giorno 1
San Gimignano e le sue torri
Partiamo con calma in mattinata da Firenze: il viaggio non è lungo, il panorama mozzafiato, la nostra meta è San Gimignano e le sue storiche torri.
Dopo circa un’ora di auto spunta, incastrata tra i famosi colli del Chianti e la Val d’Orcia, l’arroccata cittadina di San Gimignano.
Sorto nel tardo Medioevo come stazione di sosta lungo l’antica via Francigena, il borgo ha mantenuto nella storia una rilevante importanza strategica e le sue bellezze architettoniche perfettamente conservate.
Punto nevralgico degli scontri tra Guelfi e Ghibellini, San Gimignano è ora nota al mondo come “la New York del Medioevo”.
L’audace parallelismo nasce da una delle principali attrazioni della città: San Gimignano è infatti conosciuta per le sue 13 torri, un tempo 72, alte e molto strette, quasi da far pensare con un po’ di fantasia allo skyline di Manhattan.
Piazza della Cisterna
Parcheggiamo la nostra auto elettrica ancora ben carica dalla partenza e ci dirigiamo verso il cuore della città, proprio sulla sommità della collina che la ospita: Piazza della Cisterna.
Una tappa obbligata di ogni gita a San Gimignano è la bellissima piazza di forma triangolare, che deve il suo nome alla presenza di una cisterna un tempo destinata a uso pubblico, sormontata da un pozzo sul quale possiamo ancora notare i solchi delle corde che venivano tirate per attingervi l’acqua.
Sulla piazza si affacciano le torri del Diavolo e degli Ardighelli, note per essere state tagliate a metà in seguito a un divieto che nel 1255 considerava fuori legge ogni torre che fosse più alta di quella Comunale.
L’altezza delle torri, alcune delle quali attualmente visitabili, rappresentava infatti al tempo della loro costruzione un vanto di prestigio da parte delle famiglie benestanti della città, che usavano costruire ponti di collegamento tra le torri da adibire a vie di fuga esclusive in caso di necessità.
Proseguiamo la nostra passeggiata per San Gimignano tra archi e palazzi medievali, totalmente immersi nell’atmosfera dell’epoca, quando ci accorgiamo che è quasi ora di pranzo.
Ci fermiamo per uno spuntino veloce a base dei tradizionali crostini, salumi e pecorini toscani, e riprendiamo il nostro itinerario.
Prima di riprendere l’auto e dirigerci verso la prossima meta, concludiamo la visita a questo affascinante borgo spingendoci fino alla Rocca di Montestaffoli, da cui si dice si possa ammirare uno dei panorami più belli della Toscana.
Siena
Continuiamo il nostro itinerario di viaggio verso Siena, città nota per la sua bellezza e le sue rievocazioni medievali, di cui prima fra tutte il Palio.
Il nostro b&b si trova proprio nel centro della città, in una zona pedonale intrecciata dai vicoli che ospitano monumentali palazzi, negozi di souvenir e trattorie tradizionali.
Approfittiamo della colonnina di ricarica Be Charge posizionata In Piazzale Rosselli 25, a soli 10 minuti a piedi dalle porte del centro cittadino, per lasciare l’auto in carica e lasciarla in uno dei parcheggi della zona per la notte, e quindi dedicarci al secondo obiettivo del nostro weekend: una degustazione di prodotti tipici accompagnati da un buon bicchiere di vino novello.
Di origini antichissime, già molto apprezzato dai Romani, questo vino d’annata ha acquisito prestigio nel corso dei secoli. Un tempo veniva consumato in questo periodo dell’anno solo per l’impossibilità di una conservazione duratura e invecchiamento, oggi invece il vino novello, con le sue fragranze di frutti rossi, vanta di un discreto fascino e successo in diverse zone di Italia e Francia.
La prima giornata di viaggio si conclude così, con una passeggiata verso la struttura che ci ospiterà per la cena e per la notte.
Giorno 2
Il Castello di Monteriggioni
Ci rimettiamo in marcia: la prossima tappa nel cuore del Medioevo è Monteriggioni.
Dopo circa 15 km di paesaggi simili a dipinti, sempre sulle tracce dell’antica via Francigena, scorgiamo sulla sommità di una collina il borgo antico di Monteriggioni.
Ci avviciniamo silenziosamente, come solo la nostra auto elettrica ci permette di fare, verso la cinta muraria che avvolge la collina coltivata a ulivi e vigneti.
Lasciata l’auto al parcheggio si attraversa il piccolo borgo fino ad arrivare alla sua attrazione principale: il Castello di Monteriggioni.
Costruito nell’arco del 1200 ad opera della Repubblica di Siena, il Castello ha avuto nella storia una funzione quasi unicamente difensiva, e si presenta splendidamente conservato nelle sue bellezze architettoniche.
Il consiglio da darvi una volta arrivati in questo famoso borgo è di goderne l’atmosfera sospesa in un tempo lontano e approfittare per realizzare qualche scatto al panorama: sicuramente uno dei più stupefacenti della penisola.
A questo punto la nostra gita è arrivata al termine, un weekend ricco di bellezze e sapori genuini.
Dopo circa 60 km percorsi, pieni di carica per la settimana che inizierà, siamo di nuovo a casa.