In questa pillola della rubrica Storie di Carica abbiamo conosciuto Michele Bertolini, brillante architetto con la passione dell’ultra trail e della sua terra d’origine. Ma vi raccontiamo qualcosa in più…
Ciao Michele. Ci hai raccontato di essere un amante dello sport. In particolare ci hai parlato della tua passione per l’ultra trail, una disciplina che rappresenta al massimo l’energia e la carica. Ci descrivi in una frase come ti senti quando lo pratichi?
In partenza la fatica è molta. Ma il vero esercizio dell’ultra trail coinvolge la mente prima che il corpo. Una mente carica di energia supera qualsiasi limite dettato dalla stanchezza del corpo, è l’energia che ci viene dal cervello la vera resistenza nello sport.
Abbiamo parlato della tua carriera da architetto in una grande città come Milano, e poi del cambiamento che hai deciso di mettere in atto nella tua vita. Qual è stato il motore di questo cambio di rotta?
Il bisogno di tornare ad avere un contatto quotidiano con la natura.
Quali sono gli esempi di architettura sostenibile più significativi per te?
Un esempio virtuoso di architettura sostenibile è di certo tutta la ricerca di Zumthor, un famoso architetto svizzero, che riesce in modo a mio parere geniale a inserire l’architettura negli ambienti naturali. Ultimamente mi interesso molto anche a Mario Cucinella, un architetto italiano che dedica molto del suo studio alla ricerca di soluzioni che guardino alla sostenibilità ambientale.
Ci racconti qualcosa di più sull’Ice Music Festival che organizzi?
Certo. Ice Music Festival nasce quasi per caso circa tre anni fa, quando un artista americano di nome Tim Linhart arriva sulle nostre montagne alla ricerca di un ghiacciaio dove costruire un violoncello di ghiaccio. Ci ha mostrato i vari progetti che in 30 anni di ricerca era riuscito a realizzare: praticamente tutti gli strumenti musicali possono essere costruiti con il ghiaccio. Ha attirato ancora di più la mia attenzione da architetto quando mi ha parlato dell’esistenza di una Cattedrale di ghiaccio. Ci siamo messi quindi a studiare insieme il progetto di un igloo, ispirato da questa Cattedrale, che potesse ospitare un concerto suonato interamente con strumenti di ghiaccio, e da lì il progetto è partito. Possiamo dire che il nostro igloo oggi sia davvero l’edificio più sostenibile al mondo: esiste nei mesi più freddi e si scioglie con il cambio della temperatura. Lo stesso vale per gli strumenti. Oggi siamo molto orgogliosi di ospitare artisti italiani e internazionali entusiasti di prender parte a questo evento molto particolare, e di aver attirato l’attenzione di vari attori della musica e del mondo della sostenibilità.
Quali sono i prossimi step per rendere il tuo territorio ancora più sostenibile?
Al momento come Consorzio Pontedilegno Tonale stiamo ragionando su come rendere il più possibile sostenibile il turismo di massa che viviamo stagionalmente sul nostro territorio. Abbiamo individuato i rifugi come touch point su cui focalizzare la nostra attenzione: Stiamo lavorando per renderli energeticamente più efficienti, cerchiamo soluzioni per ridurre al minimo l’utilizzo della plastica, e siamo focalizzati sulla costruzione di una rete di fornitori nell’ambito enogastronomico per i rifugi che valorizzino i prodotti del territorio.
Cambiamento per te è….
Il cambiamento parte dalla consapevolezza di ciò che viviamo, innanzitutto. Il processo di prendere atto della necessità di modificare dei comportamenti non può che nascere da una chiara lettura del presente. Basterebbe questo per renderci conto del fatto che possiamo attuare un cambiamento.