La Puglia, con i suoi paesaggi mozzafiato, la sua ricca offerta enogastronomica e le città impregnate di storia, è la meta perfetta per un weekend all’insegna della scoperta. Se poi ci spostiamo in auto elettrica, l’esperienza diventa ancora più entusiasmante.
In questo articolo vi guiderò in un viaggio tra Taranto, Manduria e Grottaglie, tre perle pugliesi (ancora poco battute) che sapranno affascinarvi con le loro bellezze.
Inoltre, se il tempo e la stagione lo consentono, a queste tre città potreste aggiungere una tappa al mare a Campomarino di Maruggio e/o Pulsano. Questa zona, infatti, è anche apprezzata per le sue acque cristalline che – non sto esagerando – non hanno nulla da invidiare ai Caraibi!
Giorno 1: Taranto, la Città dei Due Mari
Iniziamo il nostro viaggio da Taranto, nota anche come la “Città dei Due Mari” perché è situata tra due bacini d’acqua distinti: il Mar Grande e il Mar Piccolo. Il Mar Grande è il tratto di mare che si apre verso il Mar Ionio. È il principale accesso al mare aperto e ha una notevole importanza commerciale e militare. Sul Mar Grande si trova il porto di Taranto, che è uno dei più importanti del Mediterraneo. Il Mar Piccolo è una sorta di laguna interna, divisa in due seni (primo seno e secondo seno) e collegata al Mar Grande attraverso due canali naturali, il Canale Navigabile e il Canale di Porta Napoli. Il Mar Piccolo è noto per essere un’area molto ricca dal punto di vista ecologico e marittimo, e ospita numerose coltivazioni di mitili (cozze). La particolare posizione geografica di Taranto, che si affaccia su questi due distinti corpi d’acqua, ha influenzato la sua storia, economia e cultura, rendendola unica e degna di questo soprannome. Taranto, infatti, è una città di grande importanza storica: fondata dagli Spartani nell’VIII secolo a.C., è stata una delle maggiori colonie della Magna Grecia.
Ci immergiamo subito nel suo più grande gioiello, Taranto Vecchia, il cuore pulsante della città. E per farlo passiamo davanti alle imponenti Colonne Doriche del Tempio di Poseidone. Pensate che furono gli Spartani a introdurre il culto di Poseidone, il dio del mare, in onore del quale innalzarono un tempio, di cui oggi rimangono solo le Colonne Doriche.
Passeggiando tra i vicoli stretti e le piazzette, respiriamo un’aria di altri tempi. Dedichiamo la mattinata alla Cattedrale di San Cataldo, un magnifico esempio di architettura romanica con influenze barocche, e allo splendido Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MARTA), che ospita una delle più importanti collezioni di arte ellenica (e non solo) in Italia. Il museo fu istituito nel 1887 in seguito al rinvenimento di una grande quantità di reperti provenienti soprattutto dal sottosuolo cittadino. Pensate che, quando cominciarono gli scavi per la nascita del Borgo Nuovo, si realizzò che Taranto sorge sopra una gigantesca città sotterranea, prima greca e poi romana.
Dopo la visita al museo ci fermiamo a pranzo a La Paranza, uno dei migliori ristoranti di pesce della città, per gustare i tubetti con le cozze, una delle specialità tarantine realizzate con l’oro (nero) locale: le cozze del Mar Piccolo. Le cozze tarantine sono frutto del lavoro di antichi pescatori che ne iniziarono la coltivazione oltre mille anni fa. Allevata nel Mar Piccolo, la cozza tarantina si riconosce per la dolcezza legata alla presenza di sorgenti di acqua dolce sottomarine di origine carsica chiamate “citri”.
Dopo pranzo continuiamo la scoperta della città ammirando l’elegante Castello Aragonese, il Ponte Girevole, che collega la Città Vecchia (dove gli spartani costruirono l’Acropoli) al Borgo Nuovo, e il Monumento ai Marinai, in Corso Due Mari. Quest’opera di ben 7 metri è un’icona della città e rappresenta due marinai intenti a salutare le navi in partenza per il Mar Grande o pronti ad accogliere con entusiasmo quelle in arrivo. Con un po’ di fortuna, potrete vedere i delfini che spesso giocano nelle acque del golfo.
Giorno 2: Manduria – Città dei Messapi e Terra del Vino Primitivo
Lasciata Taranto, ci dirigiamo verso Manduria, famosa per il suo vino Primitivo. Il viaggio in auto elettrica sarà rilassante, grazie alle diverse stazioni di ricarica presenti lungo il percorso.
La prima cosa che vi consiglio di fare a Manduria è un giro del centro storico. La presenza di una storia antichissima è da subito tangibile: le tracce dei Messapi sono un po’ ovunque, assieme a tesori di altre epoche e avvenimenti. Basta addentrarsi tra i vicoli e nelle piazzette per innamorarsi di questo borgo.
Una delle cose che mi hanno sorpreso – e che proprio non mi aspettavo a Manduria – è il Calvario Monumentale, noto anche come Presepe della Passione tra la popolazione locale. Creato da Giuseppe Renato Greco, è un’opera unica al mondo per la sua struttura. Pensate che è stata realizzata assemblando pezzi di edifici di Manduria, frammenti di ceramiche di Grottaglie, Laterza e altri luoghi. Un vero e proprio mosaico pugliese, insomma. E dal vivo vi assicuro che è ancora più affascinante. Lascia senza parole.
Manduria è la capitale del Primitivo di Manduria, uno dei vini più pregiati della Puglia. Numerose cantine offrono tour e degustazioni: tra queste, Consorzio Produttori Vini di Manduria e Cantine Soloperto sono tra le più rinomate. In particolare, raccomando di visitare il Museo della Civiltà del Vino Primitivo, situato all’interno del Consorzio Produttori Vini di Manduria (la cooperativa più antica di Puglia e la cantina più storica di Manduria). Il museo evidenzia la rilevanza etnografica e presenta importanti testimonianze della civiltà contadina del Salento, illustrando l’evoluzione dei processi di produzione vitivinicola in questa zona. L’esposizione museale si trova nell’ala più antica della cantina ottocentesca di Manduria, dove è possibile scegliere tra due percorsi di visita. Da una parte ci sono gli oggetti di vita quotidiana, dall’altra i macchinari specificamente legati al vino. Durante la visita, scoprirete i segreti della produzione vinicola e potrete degustare alcuni dei migliori vini della regione.
Un altro luogo che vi raccomando fortemente è la meravigliosa cantina (con wine resort) di Gianfranco Fino, per vivere un’esperienza a dir poco unica. Si tratta di uno degli indirizzi pugliesi più apprezzati dagli amanti del vino, oltre che una delle cantine più belle.
Per un tuffo nella storia, visitate il Parco Archeologico delle Mura Messapiche, dove potrete ammirare i resti dell’antica città dei Messapi, un popolo pre-romano che abitava questa zona. Il parco offre un’affascinante combinazione di natura e archeologia, ideale per una passeggiata rilassante (consigliata soprattutto al tramonto).
Per cena ci fermiamo in uno dei ristoranti più buoni della città (e non solo): Gusto Primitivo, godendo della cucina eccezionale della chef Isabella Massari e dell’atmosfera meravigliosa che si respira sulla terrazza dell’hotel che ospita il ristorante, Corte Borromeo.
Giorno 3: Grottaglie – il paradiso delle ceramiche
Proseguendo il nostro viaggio, raggiungiamo Grottaglie, famosa per la sua tradizionale ceramica. Il centro storico è un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, dove artisti e artigiani lavorano la ceramica con maestria.
Il Quartiere delle Ceramiche, in particolare, è il luogo ideale per ammirare e acquistare le opere d’arte locali. Si trova nella parte bassa della città e ospita circa 50 botteghe artigiane. Nata nel Medioevo, la tradizione di modellare l’argilla è ancora viva e viene portata avanti con maestria. E, soprattutto, viene trasmessa di generazione in generazione. Visitate alcuni laboratori e lasciatevi affascinare da questa tradizione e dal lavoro meticoloso dei ceramisti. Le botteghe artigiane espongono una vasta gamma di prodotti, dai piatti decorati ai vasi dipinti a mano. I souvenir tipici di Grottaglie sono il galletto e il pumo. Quest’ultimo, il pumo, è diventato uno dei simboli dell’intera Puglia. Un simbolo che amo molto. Il pumo, infatti, è un piccolo concentrato di tradizione, arte e poesia. Donarlo è di buon augurio: è un auspicio di nuova vita, di rinascita, di perfezione e bellezza. Non dimenticate di visitare il Castello Episcopio, che ospita il Museo della Ceramica.
Consigli per un Viaggio in Elettrico (e attento alla sostenibilità)
Viaggiare in auto elettrica in Puglia è un’esperienza piacevole e arricchente. Ecco alcuni consigli:
- pianificate le soste di ricarica: prima della partenza scaricate l’app di Be Charge per trovare rapidamente le stazioni di ricarica lungo il percorso;
- scegliete strutture eco-friendly: optate per hotel e ristoranti che adottano pratiche più sostenibili;
- riducete l’uso di plastica e non lasciate spazzatura in giro: portate con voi borracce riutilizzabili e sacchetti di stoffa per ridurre i rifiuti.
La Puglia vi aspetta con le sue meraviglie, che aspettano di essere scoperte. Buon viaggio!