La Toscana è una terra di città e borghi straordinari, una porzione d’Italia di incomparabile bellezza. Ogni anno questa regione è meta di milioni di turisti che vi giungono per apprezzarne la storia, esplorarne le città e lasciarsi stupire da una miriade di dettagli. Per conoscerla meglio abbiamo scelto di percorrere la Toscana in auto elettrica, con un itinerario che ce ne possa svelare gli aspetti più vari e intriganti.
Dall’estremo nord al profondo sud è un susseguirsi di paesaggi unici, distese di campi coltivati che si alternano a monti boscosi e colline. E poi ci sono il lungo e variegato litorale, che unisce ampie spiagge sabbiose a spettacolari scogliere, lagune a promontori e golfi, e l’Arcipelago Toscano, composto da isole incantevoli.
Da Pisa, ricca di storia e tesori architettonici d’inestimabile valore, abbiamo raggiunto uno dei borghi medievali meglio conservati della regione, Capalbio, passando per colline, pianure, un lungo tratto di riviera, lagune e golfi. Un viaggio tra le bellezze naturali e storiche di questa regione che è, indiscutibilmente, tra le più ricche e belle d’Italia.
Giorno 1: Calcinaia, Pisa e Volterra
Calcinaia
É dopo la ricarica fatta presso la colonnina Plenitude+Be Charge nel centro pisano di Calcinaia, in via Delle Case Bianche, che partiamo alla volta della vicina Pisa. Tra le tappe imperdibili per chiunque programmi una vacanza in Toscana, in auto elettrica e non, Pisa è celebre per la sua Torre Pendente.
Pisa
Ci dirigiamo alla volta di Piazza dei Miracoli, dal 1987 Patrimonio Unesco. Incantevole il suo colpo d’occhio, con la cattedrale di Santa Maria Assunta, tra i capolavori dell’architettura romanica e testimonianza del prestigio e della ricchezza che raggiunse la Repubblica Marinara di Pisa nel periodo di massimo splendore, il battistero di San Giovanni, il più grande del mondo, dove il Romanico pisano incontra dettagli gotici, il campanile, la famosa Torre Pendente, alta 56 metri e caratterizzata dalla sua singolare inclinazione che la rende unica, e il camposanto Monumentale, l’antico luogo di sepoltura della città, che custodisce importanti sarcofagi.
Da non perdere il camminamento delle mura, che consente di godere della vista sulla città a un’altezza di 11 metri, e il Museo delle Navi Antiche, situato negli Arsenali Medicei, dove sono esposte sette imbarcazioni di epoca romana. Di Pisa esploriamo anche il resto della città, tra botteghe e negozi, e i pittoreschi Lungarni, prima di fare sosta per il pranzo, e assaggiare una tipicità locale, un piatto di spaghetti con le arselle pescate nelle acque del Serchio o del Gombo.
Volterra
Lasciamo Pisa per dirigerci alla volta di una delle città storiche più belle e interessanti della regione, Volterra. Dalla piana pisana saliamo sulle colline, le splendide alture toscane disseminate di caratteristici cascinali. Ecco comparire Volterra, edificata su una collina tra le valli dell’Era e del Cecina. Si respira ancora il Medioevo in questa perla dell’entroterra toscano, antico centro etrusco, e sede di un’importante signoria vescovile in epoca medievale.
Importante centro artigianale, noto per la lavorazione dell’alabastro, la città regala scorci bellissimi che consentono di fare un salto nel passato; da vedere la cattedrale di Santa Maria Assunta e il battistero di San Giovanni, importanti espressioni dell’arte medievale. Cuore della città è piazza dei Priori, sulla quale si affaccia il palazzo comunale più antico della regione, iniziato nel 1208, il palazzo dei Priori. Oltre agli interessanti musei, tra cui quello Etrusco, imperdibile è l’Acropoli Etrusca e il Teatro Romano.
E poi non resta che godersi la città, con le botteghe di alabastro ma anche le tante gastronomie e le enoteche dove acquistiamo tipicità locali come il salame di cinghiale e il vin Santo. Per la cena scegliamo uno dei caratteristici ristoranti del centro storico dove ci facciamo servire crostini e bruschette e un piatto di rigatoni al coniglio.
Giorno 2: Cecina, Populonia, Piombino e Suvereto
Cecina
É un lungo e sinuoso nastro d’asfalto quello che da Volterra scende alla cittadina di Cecina. Ci fermiamo per una passeggiata e per una sosta sul mare in quello che è uno dei centri balneari più frequentati del litorale toscano. Lasciamo Cecina per dirigerci alla volta della bella Populonia, importante quanto antica città etrusca, situata in cima a una collina circondata da un mare cristallino.
In posizione dominante, sorge su uno dei promontori che formano il bellissimo golfo di Baratti, dove è situata una delle spiagge più belle della Maremma toscana.Imperdibile una visita al Parco Archeologico di Baratti Populonia, al quale uniamo una visita al borgo, impreziosito dall’antica torre e dalla rocca degli Appiani, dove, tra botteghe artigiane e negozi, è difficile non fare acquisti. Per il pranzo scendiamo a Baratti e ci concediamo un filetto di manzo alla griglia con patate rustiche al forno.
Populonia
A pochi chilometri da Populonia raggiungiamo Piombino, importante base marittima situata nel tratto finale della Costa degli Etruschi, da dove partono e giungono le navi per il trasporto delle merci e dei passeggeri dirette alla volta della Corsica, della Sardegna e delle isole dell’Arcipelago Toscano.
Facciamo una passeggiata in corso Vittorio Emanuele, e nel centro storico della città apprezziamo la torre dell’Orologio e il palazzo Comunale; raggiungiamo poi piazza Bovio, uno dei punti panoramici più belli del litorale toscano, splendida balconata sull’Isola d’Elba.
Suvereto
Lasciamo Piombino per dirigerci, per la sera, alla volta di Suvereto, dove, dopo aver percorso oltre duecento chilometri, lasciamo l’auto a ricaricare presso la colonnina Plenitude+Be Charge di Suvereto Capolinea. Ne approfittiamo per farci una passeggiata nel bellissimo centro storico, dominato dalla rocca Aldobrandesca e caratterizzato da pittoresche stradine medievali.
Ricco di edifici storici propone, tra gli altri, il convento di San Francesco, dove visitare il bel chiostro. Per la cena assaggiamo gli gnocchetti di ricotta e pecorino, per proseguire con una bella bistecca di cinghiale che annaffiamo con un corposo vino rosso toscano, il Morellino di Scansano.
Giorno 3: Follonica e Castiglione della Pescaia
Follonica
Saltiamo a bordo della nostra auto elettrica alla volta di Follonica, tra le principali mete balneari della Toscana, situata al centro dell’omonimo golfo, dalle acque cristalline, dove ci concediamo una rigenerante e lunga passeggiata sul mare e tra i negozi del centro.
Pranzo a base di pesce in un ristorante della cittadina con un’insalata di mare, spaghetti alle vongole e bocconcini di pescatrice, che accompagnamo con un prestigioso vino bianco toscano, la Vernaccia di San Gimignano.
Castiglione della Pescaia
Lasciamo la vivace Follonica per proseguire verso sud, alla volta di un altro importante centro maremmano, Castiglione della Pescaia. Situato all’estremità nord occidentale della vasta Pineta del Tombolo, unisce un bellissimo litorale allo straordinario centro storico arroccato su di un poggio in posizione dominante sul litorale. Antichi edifici, tra cui palazzo Centurioni, e la chiesa di Santa Maria del Giglio, si uniscono al castello dalle torri merlate, un tempo torre di avvistamento.
Splendido il colpo d’occhio che regala piazza Solti, incantevole belvedere che propone la vista tra Punta Ala e i Monti dell’Uccellina, importante gruppo collinare che costeggia la fascia costiera della Maremma grossetana, dove l’orizzonte si compone delle sagome dell’Isola del Giglio, dell’Isola d’Elba e, nelle giornate particolarmente limpide, della Corsica. Per la cena scegliamo delle linguine allo scoglio, una tagliata di tonno e delle patate arrosto.
Giorno 4: Talamone, Orbetello e Porto Santo Stefano
Talamone
Partenza al mattino presto alla volta di Talamone, che raggiungiamo dopo aver percorso zone pianeggianti tra aree coltivate e campi. Tra i luoghi più pittoreschi della Maremma, Talamone regala affacci sul mare, sull’Argentario e sull’Isola del Giglio. Arroccato su un promontorio roccioso, era un fiorente centro etrusco e, nel 1860, fu scalo dei Mille di Giuseppe Garibaldi al quale, nella piazza omonima, c’è un monumento a lui dedicato.
Orbetello
Lasciamo Talamone per proseguire verso Orbetello, suggestiva località nella quale ci concediamo una passeggiata tra negozi e locali. Situata su una sottile lingua di terra nel bel mezzo di un’importante oasi del WWF, pare affiorare dalle acque che la dividono dal tombolo della Feniglia da una parte e da quello della Giannella dall’altra. Due sono le tappe principali della passeggiata a Orbetello: una per vedere il Mulino Spagnolo situato nel centro delle acque della laguna, e l’altra per vedere la cattedrale di Santa Maria Assunta, che propone un bel rosone sulla facciata. Sosta golosa in un ristorante di Orbetello dove ci godiamo un buon piatto di spaghetti alla chitarra al ragù di spigola e un’orata alla griglia.
Porto Santo Stefano
Il pomeriggio lo dedichiamo tutto a Porto Santo Stefano, capoluogo del comune di Monte Argentario. Divisa in quattro rioni storici, Croce, Pilarella, Fortezza e Valle, è punto di partenza per chi voglia visitare e fare escursioni nelle vicine isole del Giglio e di Giannutri.
Dopo una lunga passeggiata lungo il mare, che ci consente di ammirare il bel fondale, oltre al colpo d’occhio della cittadina, ci concediamo qualche ora di relax sulla spiaggia di Pozzarello. Cena di pesce con una bella grigliata che accompagnamo, ancora una volta, con l’ottima Vernaccia di San Gimignano, e chiudiamo con un sorbetto al limone.
Giorno 5: Porto Ercole e Capalbio
Porto Ercole
Mattinata a Porto Ercole, altra pittoresca località dell’Argentario. Splendido il suo mare e il suo litorale, oltre al caratteristico borgo dalla porta di accesso sormontata dalla torre dell’Orologio sulla quale un’iscrizione ricorda che vi visse Caravaggio, e alle fortificazioni che ne caratterizzano la zona. Forte Filippo, la rocca e forte Stella sono autentici gioielli architettonici perfettamente conservati che raccontano la storia di questa interessante località di mare della Toscana meridionale. La mattinata di relax e passeggiate per Porto Ercole si chiude con un pranzo ancora a base di pesce con un bel trancio di tonno alla griglia e un’insalata.
Capalbio
Terminiamo il nostro itinerario in auto elettrica in Toscana lasciando lo splendido mare dell’Argentario per dirigerci nell’entroterra, in uno dei borghi più belli della Maremma, Capalbio. É nell’incanto dei suoi vicoli che ritroviamo la pace e la tranquillità, dopo aver goduto negli ultimi giorni di itinerario, del mare e della sua vivacità. Capalbio è un borgo incantato a quasi trecento metri di altitudine, racchiuso dentro le mura e sovrastato da una fortezza medievale. Splendidi gli affacci sul mare, sull’Arcipelago Toscano e sulle campagne che ci regala il borgo. L’ultima cena della vacanza è un tripudio di sapori tipici toscani. Alle pappardelle al cinghiale uniamo un saporito stufato, sempre di cinghiale, ben annaffiato da uno dei grandi rossi di Toscana, il Chianti.