La Basilicata è una regione magica, immersa nella storia, nella natura e bagnata da due mari, ma solo negli ultimi anni ha visto aumentare il numero di turisti, pur non diventando così caotica come altre mete del turismo di massa. Anche questo rende speciale passare del tempo nella Lucania, dandoci la possibilità di toccare con mano la vita di chi abita questi luoghi e le tradizioni che ancora oggi resistono.
Weekend d’ottobre in auto elettrica per le strade della Basilicata
Raggiungere in auto elettrica la Basilicata è sicuramente una scelta vincente, considerando l’assenza di un aeroporto internazionale e la non totale copertura da parte del sistema ferroviario. Arrivando con una vettura a batteria si può decidere se passare dalla Campania o dalla Puglia, approfittando della rete di ricarica Plenitude+Be Charge presente in entrambe le regioni.
Giorno 1: Venosa e Melfi
Venosa
Giunti a Venosa ci fermiamo subito in una pasticceria per un caffè abbinato a un dolce tipico, i pizzicannelli. Fondata presumibilmente dall’eroe greco Diomede dopo la guerra di Troia e luogo di nascita del famoso poeta romano Orazio, la cittadina deve il suo nome a una dedica alla Dea dell’Amore, Afrodite (Venere per i Romani, in latino Venus) e fa parte dell’associazione de I Borghi più belli d’Italia.
La principale attrazione di Venosa è il suo Castello Aragonese, costruito nel XV secolo dal duca Pirro del Balzo, oggi sede del Museo Archeologico Nazionale. Nel museo si possono ammirare reperti dall’epoca romana fino all’epoca normanna.
Se non riuscite a visitare il Castello anche una semplice passeggiata sarà gradevole: potrete incontrare una bella cattedrale, i resti delle mura romane, un anfiteatro e la chiesa barocca di San Filippo Neri. Si può anche passeggiare per l’imponente complesso monastico dell’abbazia di Santa Trinitá con chiese antiche e nuove, mosaici, affreschi e tombe da ammirare.
Ci fermiamo per il pranzo, momento in cui abbiamo letteralmente l’imbarazzo della scelta. Tra i piatti tra cui scegliere troviamo: lagane e ceci, cavatelli con cime di rapa con sugo e carne, penne con talli di zucca e pomodori pelati, baccalà con peperoni cruschi. Bagniamo il tutto con un goccio di Aglianico del Vulture, vino DOC apprezzato in tutto il mondo.
Melfi
Nel pomeriggio ci spostiamo nella vicina Melfi. Anche qui è possibile visitare un imponente castello, il castello Federico II di Svevia, uno dei più importanti di tutto il sud Italia, risalente al medioevo. Peraltro, fino a 50 anni fa questo era di proprietà privata.
Terminata la visita facciamo due passi nel centro storico prima di spostarci un’accogliente trattoria per una cena a base di maccaronata con sugo di agnello. Ci fermiamo in città per la notte.
Se riuscite a visitare Melfi il 22 e il 23 di ottobre, potrete vivere la sagra della castagna, un evento molto apprezzato nelle zone, in cui sarà possibile assaggiare i diversi piatti a base di castagne (comprese le lasagne fatte con farina di castagne) e accompagnarli a dell’ottimo vino locale.
Giorno 2: Potenza e Maratea
Potenza
Il nostro viaggio in auto elettrica in Basilicata continua in direzione Potenza, il capoluogo della regione meridionale.
Situata a circa 800 metri sul livello del mare, Potenza è la città più popolosa della Basilicata e il capoluogo di regione situato più in alto di tutta Italia. Antico insediamento dei Lucani attraversato dal fiume Basento e racchiuso dai monti, la città deve il suo nome alla conquista da parte dei Romani, che ne imposero con la forza il loro primato, ovvero la “Potentia Romanorum” (il potere dei Romani).
Iniziamo la visita della cittadina dalla sua piazza principale, Piazza Matteotti, su cui si affaccia il Palazzo del Comune, un tempo luogo di ritrovo del popolo in epoca angioina. Sul lato sud della piazza sorge il Tempio di San Gerardo, che custodisce al suo interno la statua del santo patrono della città.
Continuiamo passeggiando lungo la celebre e animata Via Pretoria, ricca di negozi e ristoranti, che si amplia arrivando alla centralissima piazza Mario Pagano, che ospita il palazzo ottocentesco della prefettura e il Teatro Stabile, costruito a metà dell’Ottocento.
Raggiungiamo infine la Cattedrale di San Gerardo. Costruita nel XIII secolo e dedicata al santo patrono della cittadina, nacque come basilica romanica a tre navate ma fu trasformata in edificio neoclassico, dalle linee semplici e sobrie, alla fine del ‘700, pur mantenendo il portale duecentesco sormontato da un elegante timpano.
Se ti capita di vistare Potenza nel mese di maggio, non perdere gli eventi del maggio Potentino, una kermesse di attività organizzate in concomitanza con le festività in onore del santo patrono. Tra gli eventi caratteristici ci sono la classica Sfilata dei Turchi, in costume, seguita dal Palio dei Cavalli. Nel centro storico si tengono anche serate con musica dal vivo popolare locale, degustazione di prodotti tipici e vini locali.
Per pranzo cerchiamo di rimanere leggeri con una focaccia alla lucana di semola per tornare in auto in direzione Maratea.
Maratea
Maratea è un piccolo paese sulla sommità di un piccolo promontorio noto come La Timpa. Nel corso degli anni l’area è diventata un’importante meta turistica, grazie alle sue splendide spiagge e alla sua principale attrazione: la seconda statua del Cristo Redentore più grande al mondo, seconda solo all’iconico monumento presente a San Paolo, in Brasile.
Giunti in città decidiamo proprio di visitare l’imponente busto: in auto si può raggiungere il parcheggio che si trova sulla strada a poca distanza dalla meta, per poi proseguire a piedi o con la navetta. Il sito è aperto 24 ore su 24: visitarlo di notte potrebbe avere il proprio fascino.
Di giorno, al di là dell’imponenza del Cristo, ciò che colpisce è la vista dal Monte San Biagio. Tra le tante, c’è una domanda che in tanti pellegrini potrebbero farsi: come mai la statua dà le spalle al mare? Probabilmente è rivolta verso le persone per trasmettere l’idea di accoglienza dei fedeli.
Altri luoghi interessanti sono la Basilica di S. Biagio, che è una dedica al S. Patrono della città, la chiesa dell’Immacolata e la chiesa di Santa Maria Maggiore. Visitare Maratea d’estate ovviamente dà la possibilità di svolgere diverse attività legate al mare e alla spiaggia, ma la magia del luogo fuoristagione è notevole.
Il nostro tour in Basilicata in auto elettrica continua in direzione Laino borgo. Nella piccola cittadina ceniamo a base di pesce e lasciamo la vettura in carica presso la colonnina Plenitude+Be Charge. Passiamo la notte in un accogliente bed and breakfast.
Giorno 3: Matera e ritorno a casa
Matera
Ci svegliamo carichi, in tutti sensi, grazie anche a una colazione a base di chinulidd, dei calzoncelli tipici della Lucania a base di castagne.
Dopo più di due ore di guida arriviamo a Matera, la celebre città dei Sassi. Grazie anche all’elezione del 2019 a Capitale della cultura, lo splendido Comune ha vissuto e continua a vivere un grande e meritato successo da parte dei turisti.
Perché Matera viene definita la città dei Sassi? Per Sassi vengono intesi i due principali quartieri della città, Barisano e Caveoso. Sul perché si chiamino così vi sono tuttavia diverse tesi contrapposte, non c’è una verità univoca. Matera ha inoltre anche una terza parte: Civita, la città, che si sviluppa nella parte centrale tra i due grandi Sassi.
Le grotte di Matera sono state abitate per secoli, alcune erano residenze umili e altre più eleganti, ma all’inizio del XX secolo l’area era divenuta sinonimo di povertà. Le pessime condizioni igienico sanitarie divennero uno scandalo nazionale e alla fine gli abitanti deI Sassi furono trasferiti – per legge – in edifici moderni sull’altopiano sovrastante.
Negli anni ’80 si iniziò a comprendere il potenziale delle vecchie grotte abbandonate, e in molti iniziarono a ristrutturarle. Nel 1993 la città è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, per essere “l’esempio più eccezionale e intatto di insediamento troglodita nella regione mediterranea, perfettamente adattato al suo terreno e al suo ecosistema”.
Per la sua unica conformazione, Matera è stata una delle location delle riprese del film La passione di Cristo di Mel Gibson: nel film si possono notare le inquadrature che mostrano i Sassi e la gola sottostante.
Una visita qui non può ritenersi tale senza una tour guidato per le grotte. Ce ne sono per tutti i gusti, ma è sicuramente il modo migliore per avere un’idea delle condizioni di vita degli abitanti di queste particolari case scavate nelle grotte.
Terminata la visita ci spostiamo nel centro abitato, la parte più antica del paese, sorto ai margini di un altopiano spoglio. È qui che ora si trova la cattedrale cittadina e un centro simile a molte altre cittadine italiane.
A Matera e in tutta questa parte del sud Italia, sono numerose le chiese scavate nella roccia. Queste chiese rupestri furono per lo più create da monaci basiliani che fuggivano dalle persecuzioni iconoclaste dell’impero bizantino durante l’VIII e IX secolo.
Vale la pena visitare uno o due di questi antichi luoghi di culto suggestivi. Una delle chiese più belle di Matera, però, non è una chiesa rupestre. San Pietro Caveoso è costruita in un luogo pittoresco su uno sperone roccioso sopra il burrone, ed è un piccolo edificio affascinante con un’atmosfera accogliente, semplici decorazioni di arte popolare e raffigurazioni di santi.
A Matera come nel resto della Basilicata ci sarebbero ancora tantissime cose da vedere, ma il nostro viaggio in auto elettrica è giunto al termine. Dopo un pranzo a base di orecchiette alla materana torniamo in macchina in direzione Bari: sul percorso troveremo altre colonnine Plenitude+Be Charge per ricaricare l’auto.