Mercedes ha annunciato il prototipo Mercedes Vision EQXX, descrivendolo come capace di arrivare a 1000 km di autonomia.
La tecnologia corre sempre di più e le case automobilistiche fanno a gara per presentare modelli sempre più all’avanguardia, capaci di sconfiggere le resistenze degli automobilisti più restii a convertirsi alla mobilità elettrica. Tra i vari momenti in cui, ogni anno, le aziende automotive presentano le loro novità c’è il celebre CES di Las Vegas. In tale contesto, a gennaio 2022, Mercedes ha annunciato il prototipo Mercedes Vision EQXX, descrivendolo come capace di arrivare senza problemi a 1000 km.
Tanti appassionati e operatori del settore hanno tuttavia storto il naso, temendo potesse essere uno dei tanti annunci distanti dalla realtà, realizzati per far parlare di sè. Smentendo queste voci, Markus Schäfer, responsabile del reparto tecnologico della casa tedesca, riferendosi alla vettura ha dichiarato “Non è una show car, è un programma tecnologico”.
Non è una show car, è un programma tecnologico
Le parole sono state poi accompagnate da un test su strada a inizio aprile, in cui Mercedes ha dato la possibilità ad alcuni giornalisti di testare l’auto e la sua effettiva autonomia. Il risultato? Il mezzo è partito da Sindelfingen, vicino Stoccarda, e ha raggiunto Cassis sulla Costa Azzurra poco più di 12 ore dopo.
Il dato più incredibile è stato che, nonostante l’itinerario di circa 1000 chilometri (non privo di imprevisti di ogni sorta, replicando le condizioni di un comune viaggio), giunti a destinazione il mezzo segnalava altri 140 chilometri di autonomia.
Una batteria appositamente sviluppata con quasi 100 kWh di capacità utilizzabile
Oltre alla prova su strada, che ha smarcato i dubbi dei più miscredenti, è la tecnologia dietro Mercedes Vision EQXX a dare fiducia per il futuro dell’elettrico. Difatti, si potrebbe pensare che i 1000 chilometri di autonomia siano giustificati dalla presenza di diverse batterie, ma non è così.
La presenza di più batterie, infatti aumenterebbe il peso e la resistenza al rotolamento dell’automobile, motivo per cui il team di ingegneri dedicati ha chiesto supporto ad alcuni tecnici Mercedes della Formula 1, esperti in questo campo.
Il risultato? È stata realizzata una batteria appositamente sviluppata con quasi 100 kWh di capacità utilizzabile, simile alla Mercedes EQS, ma con un ingombro dimezzato e con un peso (495 kg) del 30% più leggero del pacco batterie EQS. Infine, non necessitando di una ricarica ultrarapida, è stato previsto un raffreddamento ad aria e non a liquido.
Tale caratteristica ha permesso di risparmiare ulteriore peso e difatti durante il percorso di 1000 chilometri tra Germania e Francia gli ingegneri hanno avuto modo di constatare che raramente è stato necessario aprire le prese d’aria di raffreddamento nella parte anteriore dell’EQXX.
Questo perché il motore elettrico con specifiche da Formula 1 (che invia 241 CV alle ruote posteriori) ha un’efficienza media del 95 percento e, insieme alla batteria, l’intero gruppo propulsore genera a pochissimo calore disperso.
Lo sforzo dietro lo sviluppo di Mercedes EQXX non è stato fine a sé stesso: non solo Mercedes conta di applicare una tecnologia simile a questa in alcune delle proprie auto a partire dal 2024 ma ha dichiarato di voler spendere 60 miliardi di euro entro il 2026 per ricerca e sviluppo della propria linea di vetture elettriche, provando a spodestare l’impero Tesla.
Il futuro è tutto da scrivere ma i piani dell’azienda di Stoccarda sembrano essere più che ambiziosi che mai.