Dove sono tutte le colonnine per la ricarica delle auto elettriche in Italia? La rete nel nostro Paese si è sviluppata molto, soprattutto grazie al lavoro di alcuni operatori infrastrutturali, come Be Charge, Società di Plenitude, che stanno investendo molto sull’elettrificazione del territorio italiano.
Per aiutare tutti coloro che si vogliono approcciare al mondo della mobilità elettrica, il Governo ha da qualche mese reso disponibile online la Piattaforma Unica Nazionale (PUN) dei punti di ricarica.
Prevista dal decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 16 marzo 2023 n. 106, si tratta di una piattaforma predisposta da GSE-RSE in cui è possibile individuare tutti i punti di ricarica per le auto elettriche presenti sul territorio italiano.
Attualmente sono circa 33 mila i punti di ricarica presenti all’interno della piattaforma (sui circa 42.500 indicati dal ministero). Le colonnine mancanti dovrebbero essere inserite entro la fine del mese di luglio. Inoltre, entro la fine dell’anno dovrebbe poi arrivare un’app ufficiale che permetterà di poter accedere ai servizi della piattaforma PUN direttamente dal proprio dispositivo mobile.
LA MAPPA DELLE COLONNINE IN ITALIA
La piattaforma è accessibile liberamente da tutti, basta collegarsi al suo sito internet.
Due sono le macro-sezioni a disposizione: Mappa e Lista. La prima è quella di default che appare quando ci si collega al sito internet della piattaforma. Come fa ben capire il nome, mostra la mappa dell’Italia e grazie allo zoom è possibile ingrandire un’area per individuare esattamente dove sono collocate le colonnine che sono identificate da pallini colorati in base allo stato di funzionamento.
Cliccandoci sopra, è possibile visualizzare alcune informazioni molto importanti come lo stato di funzionamento, l’operatore, l’indirizzo, il metodo di attivazione, gli orari di apertura e la tipologia (connettore) con relativa potenza.
La mappa dispone anche di un comodo motore di ricerca con filtri che permette di trovare più facilmente i punti di ricarica necessari. Tra i filtri, il tipo di connettore (come CCS2, CHAdeMO e Tipo 2), la potenza, il nome dell’operatore (come Be Charge) e lo stato di attivazione.
La “Lista”, cioè la seconda sezione della piattaforma, mostra banalmente l’elenco dei punti ricarica, anche qui con la possibilità di filtrarli attraverso specifiche impostazioni utilizzando sempre la barra di ricerca.
Questo strumento, che nel corso del tempo sarà affinato e potenziato, sarà utile, secondo il ministero, non solamente agli utenti finali ma pure alle amministrazioni locali. Infatti, avranno la possibilità di programmare nei migliori dei modi l’installazione delle nuove infrastrutture per la ricarica.
Per gli operatori infrastrutturali (Charging Point Operator) è disponibile un’area dedicata attraverso la quale potranno caricare i dati sui loro punti di ricarica. Sul sito è presente pure un manuale digitale con le istruzioni da scaricare.
Complessivamente, dunque, una piattaforma utile soprattutto una volta che sarà completa con tutti i punti di ricarica e che potrà aiutare i neofiti della mobilità elettrica a orientarsi meglio nell’individuare le colonnine per ricaricare le proprie auto elettriche.