Un weekend di Pasqua diverso dal solito alla scoperta di Torino in auto elettrica
Pronti per un nuovo tour elettrico? Questa volta abbiamo deciso di partire da Milano, da una delle numerose colonnine Be Charge (trova qui la più comoda per te) diretti a Torino, pronti a passare un weekend di Pasqua diverso dal solito.
Giorno 1: Mole Antonelliana, Museo del Cinema e Duomo di Torino
Partiti di buonora per evitare il solito traffico dei giorni di festa, arriviamo a Torino e lasciamo l’auto vicino al nostro albergo, precisamente alla colonnina Be Charge di Via Perrone 10. Ma non preoccupatevi, in città sono sparsi molti altri punti di ricarica. Dopo un piccolo spuntino siamo pronti per iniziare il nostro itinerario.
Situata nel nord Italia e capoluogo della regione Piemonte, Torino è una città nota in tutto il mondo per moltissimi motivi: è stata la prima capitale italiana, è la storica terra della FIAT, viene prodotto del cioccolato eccellente ma non solo. La città è caratterizzata dalla sua splendida architettura, dal presente industriale e dal passato Reale. Nei mesi più freddi, inoltre, l’intera città ha sullo sfondo cime innevate mozzafiato.
Il nostro albergo è situato in pieno centro, motivo per cui iniziamo proprio il nostro tour. Partendo da Piazza Castello, seguendo Via Po fino a Via Montebello, troverete la famosa Mole Antonelliana, che ospita il Museo Nazionale del Cinema. Generalmente per entrare al museo c’è molta coda, motivo per cui vi consigliamo di acquistare in anticipo la Torino+Piemonte Card o più semplicemente acquistare i biglietti di vostro interesse online.
L’ingresso al Museo Nazionale del Cinema inizia con una mostra intitolata Archeologia del Cinema, in cui si ripercorre la storia della fotografia e del cinema, dai pupazzi delle ombre fino agli effetti speciali dei giorni nostri. Le mostre sono molto immersive, vale la pena impegnarci del tempo.
Il modo migliore per terminare la visita è fare un giro sull’ascensore di vetro che attraversa il centro della Mole Antonelliana. Tra le diverse torri presenti in Italia, il panorama di cui si può godere in cima alla Mole è sicuramente uno dei migliori. Una volta su concentratevi: se la giornata lo permette potrete scorgere la Basilica di Superga, una bellissima chiesa a cupola sulle colline a nord-est della città.
Arrivata l’ora di pranzo potrete decidere se accomodarvi in uno dei molteplici ristoranti nei dintorni oppure se optare per un po’ di street food, deliziandovi ad esempio con delle focacce o delle farinate da acquistare in una delle tante vetrine di Via Po.
A pancia piena, dirigetevi verso ovest verso Via XX Settembre, una delle strade principali che attraversano il centro storico di Torino. Svoltate a destra e dirigetevi verso Porta Palatina, una porta romana recentemente restaurata (una delle meglio conservate dell’intera Europa) risalente al I secolo. Di fronte alla Porta Palatina si trova il Duomo di Torino, una chiesa che occupa un posto speciale sia nella storia di Torino che nella fede cristiana.
Sebbene questa piccola chiesa bianca non sembri particolarmente speciale dall’esterno, in realtà è la sede permanente della Sindone di Torino, un pezzo di tela di lino il quale, secondo i credenti, è il lenzuolo autentico in cui Gesù fu avvolto dopo la sua crocifissione e che presumibilmente conserva la sua immagine nelle sue fibre fino a oggi.
L’originale Sindone di Torino è custodita in un luogo altamente sicuro, all’interno di una custodia ermetica dietro un vetro antiproiettile. Il più delle volte, i visitatori del Duomo di Torino possono vedere solo una replica della Sindone. Tuttavia, in alcune occasioni la Chiesa espone la sindone originale, scatenando l’entusiasmo di migliaia di fedeli cristiani che accorrono da tutto il mondo per vederla.
Dopo quest’immersione religiosa, cambiamo argomento. La città di Torino ospita diverse gallerie commerciali, spesso in luoghi storici del capoluogo. Una di queste è La Galleria Supalpina, a pochi metri da Piazza Castello. Costruita negli anni ’70 dell’Ottocento, la galleria ha subito ingenti danni durante la seconda guerra mondiale ma è stata ricostruita molto di recente.
Oggi è ancora sede di diversi caffè storici, negozi di antiquariato, librerie e un bellissimo giardino interno. Se vi piace il tema, vi consigliamo di visitare anche la Galleria San Federico. Stanchi a fine giornata ci dirigiamo in albergo, non prima di aver cenato: optiamo per l’enoteca Filiberti (vi consigliamo anche Tre Galli), non proprio economica ma da provare se si è in città.
Giorno 2: Museo Egizio e Palazzo Reale
La giornata inizia con una splendida colazione in una delle tantissime pasticcerie del centro cittadino, diretti verso un’altra perla culturale: il museo Egizio, situato in Piazza Carignano. Con oltre 30.000 manufatti autentici importati dall’Egitto, questa è considerata la seconda migliore collezione di manufatti egizi al mondo (dopo il Museo Egizio del Cairo).
Il Museo Egizio di Torino conserva alcuni pezzi davvero spettacolari, tra cui la copia più antica conosciuta del Libro dei Morti, il Tempio completo di Ellesyia (scolpito, nella sua interezza, proprio nella roccia), la Tomba dorata di Kha e Merit, e la Lista dei Re di Torino o Canone Reale (l’elenco originale dei re egizi più meglio conservato e più completo).
Il museo offre visite guidate giornaliere sia in inglese che in italiano, che vi aiuteranno a capire il significato dei manufatti che stai vedendo. In alternativa, vi sono percorsi autonomi suggeriti. Potrete vedere i momenti salienti in appena un’ora, anche se vale la pena mettere in bilancio due ore e mezza complete per l’opzione di tour autoguidato più completa. Il museo ha la connessione Wi-Fi gratuita e un bar, quindi puoi fare una pausa nel bel mezzo della tua visita se sei un po’ stanco!
Dopo aver pranzato ci dirigiamo a Piazza Castello, per visitarla meglio. Il pezzo forte della piazza è il Palazzo Reale. Con una scintillante facciata bianca dietro un cancello decorativo verde e oro, il Palazzo Reale era il gioiello della dinastia sabauda. Decidiamo di visitarlo: con il biglietto si può entrare nel palazzo principale, così come a molti degli edifici reali circostanti (tra cui l’Armeria Reale, la collezione d’arte della Galleria Sabauda e il Museo delle Antichità).
La costruzione del Palazzo Reale iniziò alla fine del 1500, e trascorsi più di cento anni furono rifiniti molti ambienti interni del palazzo. Un tour attraverso il Palazzo Reale rivelerà arredi opulenti, splendidi affreschi, meravigliose sculture e uno sguardo impareggiabile sulla vita reale durante la dinastia dei Savoia. La maggior parte dei visitatori trascorre circa due ore a Palazzo Reale, più eventuali visite ai relativi musei e gallerie. È possibile, inoltre, visitare i Giardini Reali (dietro il palazzo) gratuitamente, e, sempre senza pagare nulla potrete entrare nelle sale di lettura.
La giornata volge al termine, ceniamo e torniamo in albergo, pronti per l’ultimo giorno del nostro weekend lungo.
Giorno 3: Reggia di Venaria Reale e Castello de la Mandria
Per l’ultimo giorno del nostro breve soggiorno recuperiamo la nostra auto elettrica e ci dirigiamo a pochi chilometri da Torino, a Venaria Reale, un piccolo comune che dà il nome alla splendida Reggia qui presente. La Reggia di Venaria Reale è palazzo rinascimentale costruito per i Savoia.
La visita inizia con un’impressionante galleria di ritratti della famiglia Savoia, seguita da una mostra dettagliata sulla storia della famiglia reale. Salite le scale, troverete le stanze del palazzo. Le camere sono veramente belle, con opere d’arte e sculture mozzafiato.
Alcuni dei mobili originali e altri oggetti sono stati restaurati. È un grande palazzo, e se ti senti perso, cerca il numero in ogni stanza e segui quei numeri. Dopo aver visto le stanze reali, raggiungi il punto culminante del palazzo: la Galleria Grande. Grazie anche all’avvento dei social network, questo è sicuramente uno dei luoghi più fotografati d’Italia, se non del mondo.
Il tour continua con la caffetteria (fa parte dell’esposizione, essendo ospitata in alcune stanze splendidamente decorate), la libreria e le scuderie. Nelle scuderie vi è un’enorme sala: non ci sono cavalli ovviamente, ma è dedicata ai mezzi di trasporto dei reali, troverete infatti carrozze e altri mezzi. Il termine della visita è nei vasti Giardini Reali, davvero incredibili.
Prima di tornare a Milano ci resta un’altra tappa, immersi nella natura: il Parco Regionale La Mandria. Parliamo di un’altra ex riserva di caccia sabauda, divenuto il secondo parco recintato più grande d’Europa. È possibile noleggiare una bicicletta all’ingresso, quindi pedalare intorno al castello di mattoni rossi del parco, attraverso il fiume Ceronda e intorno ai numerosi laghi del parco. Un’esperienza incredibile, soprattutto se il tempo lo permette.
Felici e stanchi, recuperiamo l’auto elettrica diretti a casa. Le tappe che non abbiamo potuto effettuare sono molte, a Torino e dintorni – come il Parco del Valentino, la città di Rivoli, la basilica di Superga o le Residenze di Caccia di Stupinigi – ma ci siamo ripromessi di ritornare al più presto.