Il nostro tour elettrico questa volta passa per Saluzzo e Manta, per un weekend immersi nella natura e nella cultura medievale.
La bella stagione è ormai arrivata, dopo settimane in cui il freddo continuava a fare da padrone: cosa c’è di meglio di sfruttare queste temperature miti per passare un weekend fuori porta? Inoltre, le temperature equilibrate sono anche le migliori amiche delle auto elettriche, non stressando le batterie con temperature elevate. L’ultima volta siamo stati in una metropoli – Torino – questa volta optiamo per un fine settimana immersi nella natura e nella cultura medievale, visitando due dei borghi più iconici del nord Italia: Saluzzo e Manta.
Giorno 1 – Manta
Per raggiungere i due piccoli comuni piemontesi l’ideale è partire da Torino, ma chiaramente qualsiasi città nel nord ovest permetterà di non perdere troppe ore in autostrada. Noi partiamo da Milano con la batteria carica e in poco più di due ore arriviamo a Manta. Depositiamo l’auto nella colonnina di Via Valerano, proprio a due passi dalla meta principale del piccolo borgo, il Castello della Manta.
Castello della Manta
Dopo aver fatto un piccolo spuntino decidiamo di visitare il sontuoso Palazzo. Il costo per la visita è di 10 euro, ma vi garantiamo che saranno ben spesi. Con il suo stile unico dato dai bei affreschi che decorano i saloni, il Castello è considerato tra i più importanti d’Europa. Nata come affascinante fortezza medievale è stata trasformata nei secoli in dimora della nobile famiglia di Saluzzo “Della Manta”, che ne tenne la proprietà per più di quattrocento anni.
L’aspetto attuale del complesso è il risultato di molte aggiunte e modifiche operate nel corso dei secoli dai vari discendenti della dinastia. Qui si possono scoprire le mura, il giardino, il bosco e gli splendidi interni, con i saloni cinquecenteschi e gli straordinari murales della Sala Baronale raffiguranti la Sfilata degli Eroi e delle Eroine in cui spicca, sulla parete di fronte, la rappresentazione della Fontana della Giovinezza.
Fontana della Giovinezza
La scena rappresenta l’omonimo mito molto diffuso nel Quattrocento. L’ampia scena è divisa in tre momenti: a sinistra, la corsa di cardinali, popoli, borghesi, cavalieri e regine per accedere al miracolo della giovinezza. Ognuno di loro mostra visi stanchi e rugosi, corpi snelli e curvi, sparsi e lividi. Al centro si trova il momento magico del ritorno alla giovinezza e all’amore con scene vorticose e tuffi nella bella vasca di marmo, con cupido che dall’alto ride divertito. Infine, sulla destra, si trova la stessa scena, ma questa volta i protagonisti sono vestiti di tutto punto.
Prima di visitare il Castello vi consigliamo di acquistare un pranzo al sacco: a fine visita sarà fantastico fare un piccolo picnic negli splendidi giardini adiacenti al Palazzo. Recuperata l’auto andiamo a lasciare le nostre cose in albergo e decidiamo di visitare nel pomeriggio le altre principali mete della piccola cittadina in provincia di Cuneo: la Chiesa di Santa Maria al Castello, la Chiesa di Santa Maria del Monastero e il Santuario di San Leone Magno. Dopo aver cenato in una trattoria nei dintorni andiamo a riposarci in albergo.
Giorno 2 – Saluzzo
Dopo un’abbondante colazione lasciamo Manta per dirigerci nella vicinissima Saluzzo. Il paese ha mantenuto intatto gran parte del suo centro storico quattrocentesco, posto su un colle e originariamente racchiuso da una doppia cinta muraria: ciò lo caratterizza come uno dei borghi meglio conservati di tutta Italia. Il centro storico di Saluzzo comprende tutta una serie di strade lastricate, ripide scalinate, chiese ed eleganti palazzi da esplorare e ammirare.
Piazza Risorgimento e la Cattedrale dell’Assunta
La nostra visita a Saluzzo inizia in Piazza Risorgimento con la Cattedrale dell’Assunta, costruita tra il 1491 e il 1511 sulle rovine dell’antica chiesa di Santa Maria. All’interno della cattedrale sono conservate varie opere d’arte tra cui un crocifisso ligneo del XIV secolo, un altare barocco di Carlo Giuseppe Plura, un trittico del XV secolo di Hans Clemer nella cappella del Santissimo e un gruppo in terracotta del XVI. L’entrata è gratuita.
Piazza Mondagli
Proseguiamo passando per Porta Santa Maria e giungendo in Piazza Mondagli, una delle piazze più suggestive del centro storico di Saluzzo. Qui si possono vedere la Biblioteca Comunale, il Monastero dell’Annunziata e una casa con alcuni caratteristici portici medievali dove nacque lo scrittore Silvio Pellico.
Da questo punto imbocchiamo un percorso dal pilastro raffigurante San Chiaffredo, patrono di Saluzzo, e attraverso le vie Muletti e Valoria Superiore raggiungiamo la “Salita al Castello” che porta al centro originario della vita saluzzese. Lungo il percorso si possono ammirare eleganti palazzi quattrocenteschi, scanditi da loggiati, portici, affreschi e decorazioni in terracotta, dominati da una torre quadrata che fu edificata nel 1462.
La Castiglia
Arriviamo così nella piazza che ospita La Castiglia, Piazza Castello, la quale tra le altre cose presenta al suo centro la storica fontana della Drancia, sormontata dall’imponente sagoma della torre di Castiglia e del castello inferiore dei Marchesi.
Il castello fu radicalmente ristrutturato nel 1492 da Ludovico II, per l’arrivo della sua seconda moglie Marguerite de Foix. Rinnovò gli arredi e le decorazioni e aggiunse anche il giardino e la torre rotonda. Il castello è stato utilizzato come prigione dall’inizio del XIX secolo fino al 1992. La visita de La Castiglia è molto affascinante ed ha un costo di 7 euro.
Torre Civica di Saluzzo
Merita un po’ di tempo anche la Torre Civica di Saluzzo, costruita nel 1462 come simbolo della comunità cittadina. L’altezza fu poi innalzata con l’aggiunta della punta poligonale a sua volta sormontata da una guglia con lo stemma di Saluzzo, la pala e un’aquila. All’interno della torre era originariamente custodita la campana che scandiva le ore della vita cittadina. Con i suoi 48 metri di altezza, la loggia della torre gode di un ottimo punto di osservazione sulla città e sulla pianura.
Usciti dal castello, pranziamo in un ristorante della zona: se i vostri gusti lo permettono vi consigliamo di provare alcuni formaggi della zona come le cosiddette “paglierine” o secondi di carne come la “gallina bianca” di Saluzzo. Tra i vini sono noti i Pelaverga, Quaglia, Nebbiolo e Barbera e tra i dolci le “Losette” e le “Risole”.
A pancia piena continuiamo il tour, visitando la Chiesa di San Giovanni: edificata e trasformata tra il XII e il XVI secolo, racchiude tesori d’arte nelle sue tre belle navate culminanti con la cappella funeraria del Marchese, capolavoro del gotico fiammeggiante che venne aggiunta nella seconda metà del 15° secolo.
Madonna della Misericordia
Proseguendo verso Via San Giovanni si arriva a Casa Cavassa, oggi Museo ma nel XV secolo dimora signorile di Francesco e Galeazzo Cavassa, vicari generali del Marchese. Restaurata alla fine dell’800, Cavassa presenta una serie di stanze con soffitti lignei dipinti, pareti e mobili decorati, affreschi e dipinti tra cui la “Madonna della Misericordia”, capolavoro di Hans Clemer.
La nostra visita volge al termine, dovendo tornare in città: tra le altre cose vi consigliamo di non perdere il palazzo dei Marchesi del Carretto (da cui si può ammirare il panorama del Monviso), la Chiesa di S. Bernardo e la chiesa di San Nicola.