Fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile viaggiare in Sardegna e nelle altre isole italiane in auto elettrica, a causa dell’esiguo numero di colonnine presenti. Negli ultimi anni però il numero di punti di ricarica è aumentato vertiginosamente anche in questi luoghi. Ne abbiamo quindi approfittato per studiare un itinerario che ci darà la possibilità di riposare, godere del mare e della cultura sarda senza mai rimanere con la batteria scarica.
Viaggio in auto elettrica in Sardegna meridionale
L’immensità della Sardegna fa sì che per visitarla da nord a sud in tutte le principali attrazioni non basterebbe un mese. Abbiamo quindi deciso di percorrere una parte del meridione dell’Isola, arrivando in traghetto a Cagliari (a seconda delle necessità si può partire da Napoli, Civitavecchia, Genova o Livorno) e scegliendo alcune mete limitrofe nei giorni a seguire.
Giorno 1: Cagliari
Arrivati nel capoluogo sardo non perdiamo troppo tempo e dedichiamo la mattinata, nonostante il sonno causato dalla traversata notturna, alla scoperta della città. Dopo una deliziosa colazione, ci dirigiamo verso il Mercato di San Benedetto, il famoso mercato alimentare mattutino, nonché uno dei più grandi d’Europa. Qui si trova la vera essenza e il fascino dei sardi locali: i contadini e i pescatori offrono tutte le prelibatezze sarde più fresche ai clienti.
Tra i prodotti tipici potrete trovare la bottarga di muggine stagionata, che ricorda quasi più un salume che le uova di pesce. Lo troverai in abbondanza in questo mercato e in tutta la Sardegna: vale la pena assaggiarlo per sperimentarne il sapore oceanico e sua la consistenza unica.
Dopo aver ammirato i panorami, gli odori, i sapori e i suoni del mercato mattutino, guidiamo fino al Rione Marina, dove lasciamo l’auto, proseguendo a piedi attraverso le tortuose strade medievali del Quartiere Castello, arrivando alla Torre dell’Elefante. Oltrepassata la Torre si trova il Caffè Libarium Nostrum, dove ci si può fermare per un caffè o un cocktail e godere di alcune pittoresche viste panoramiche.
Proseguiamo verso Piazza San Giacomo: nelle vie vicine le case colorate sono fiancheggiate da piante e vegetazione, rendendolo un quartiere davvero unico da vedere. Nelle vicinanze si trova anche il Bastione Saint Remy, una struttura neoclassica con una galleria e una terrazza panoramica con ampie vedute.
Dopo esserci persi tra le strade ci dirigiamo verso Piazza Garibaldi, dove ci aspettano negozi e boutique di tutti i tipi. La zona è l’ideale anche per fermarsi a pranzo: potrete scegliere tra ristoranti più costosi fino a trattorie caserecce e tipiche. Per Dessert vi consigliamo una tappa da Gli Stefini, non ne rimarrete delusi.
Ma che viaggio in Sardegna è senza il mare? Nel pomeriggio recuperiamo la nostra auto elettrica diretti verso la spiaggia del Poetto per prendere il sole e tuffarci nelle acque turchesi del Mediterraneo. La prima notte la passiamo in località Sestu, approfittando di poter lasciare l’auto in carica presso le due colonnine Plenitude+Be Charge presenti nelle vicinanze (in Via Adriano e Via Verdi).
Giorno 2: Villasimius
Le cose da fare in Sardegna, in qualsiasi zona si soggiorni, sono davvero molte. Se cercate la cultura, il Museo Archeologico Nazionale di storia antica o la Galleria Comunale d’Arte di Cagliari possono essere una buona scelta.
Altre opzioni a Cagliari includono una visita all’Orto Botanico o un tour enogastronomico tra le diverse cantine della zona, oltre a tutte le attività legate alla natura come le escursioni sulle montagne boscose del Monte Dei Sette Fratelli.
Per questa volta noi optiamo per il riposo e il mare e svegli di buonora ci dirigiamo presso la celebre Villasimius. Qui, in alcuni periodi dell’anno, si possono addirittura incontrare gruppi di fenicotteri rosa.
Per vivere al meglio questo itinerario, consigliamo di seguire la vecchia strada litoranea, una strada panoramica che ci regalerà panorami che difficilmente dimenticheremo. Consigliamo una sosta in una delle piazzole della strada per ammirare le calette e le insenature cristalline della costa meridionale della Sardegna.
Le spiagge di Villasimius, come Notteri, Simius e Porto Giunco, sono diventate sempre più frequentate da residenti e visitatori. Tra le varie spiagge di Villasimius consigliamo sicuramente una visita al meraviglioso Porto Giunco, un paradiso terrestre cristallino con alle spalle una magnifica laguna. Villasimius è molto vivace in estate, quindi decidiamo di passare la serata e la nottata proprio qui.
Giorno 3: Costa Rei
Dopo esserci svegliati in questo luogo paradisiaco, recuperiamo l’auto diretti nelle vicine spiagge di Costa Rei. Queste sono caratterizzate per la loro lunghezza, la sabbia bianca e le acque cristalline. Una delle prime spiagge che si incontrano è la bellissima Cala Sinzias.
Dopo una mattinata e un pranzo nella bella Cala Sinzias, la strada provinciale ci conduce nelle grandi e selvagge calette di Monte Nai e Piscina Rei. Oltre alla genuinità delle spiagge, per la maggior parte libere, qui si possono trovare pittoresche calette e soprattutto un mare limpido e incontaminato.
Alcune di queste spiagge vengono incoronate ogni anno tra le più belle del mondo: vi basterà poco per capire il motivo. Al termine della giornata decidiamo di tornare a Cagliari in direzione Quartu Sant’Elena, dove lasceremo caricare l’auto per tutta la notte nei dintorni del nostro albergo. La cena è l’occasione per provare uno dei piatti tipici cagliaritani: fregua, cozze e arselle.
Giorno 4: Sito di Nora, Chia e Spiaggia di Monte Cogoni
Dopo aver visitato in auto elettrica parte delle bellezze del sud est della costa meridionale della Sardegna ci dirigiamo a ovest in questo quarto giorno sardo. Decidiamo di passare la mattinata in un posto magico: il sito archeologico di Nora. I resti in questione si trovano a pochi chilometri dal centro di Pula, su un promontorio ricco di storia e fascino. Nora, antica città sorta nei pressi di preesistenti insediamenti nuragici, fu fondata dai Fenici.
Successivamente punica e romana, Nora conserva tracce di quest’epoca. Le sue rovine testimoniano lo sviluppo della città nel II e III secolo. Della città romana si conservano i resti di numerosi edifici come il foro, il teatro, l’anfiteatro, le terme e le abitazioni. I materiali archeologici testimoniano il proseguimento e la prosperità degli scambi commerciali con le regioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo.
Non distante da Nora, si trova la torre di Chia, la cui storia è legata all’antico centro di Bithia. Consigliamo di salire sulla torre per avere una vista mozzafiato.
Per pranzo ci spostiamo nella vicina località Villa San Pietro, approfittando della colonnina Plenitude+Be Charge in Piazza Oristano. Il pomeriggio lo dedichiamo al relax nella vicina spiaggia di Spiaggia di Monte Cogoni. Se questa non vi soddisfa o non doveste trovare posto, il litorale abbonda di calette simili. In serata torniamo in albergo, sempre in località Quartu Sant’Elena per la cena e per riposare.
Giorno 5: Spiaggia di Tueredda e spiaggia di Piscinnì
Nel nostro ultimo giorno di vacanze in questa splendida isola decidiamo di visitare due spiagge sempre dal lato ovest del sud della Sardegna. A essere onesti c’è l’imbarazzo della scelta e percorrendo la strada è possibile sceglierne una in alternativa a un’altra.
La nostra scelta è ricaduta sulla Spiaggia di Tueredda in mattinata per poi spostarci sulla spiaggia di Piscinnì nel pomeriggio. Tueredda si trova a pochi minuti dalla Baia delle Ginestre (che merita una visita), in direzione di Pula.
Appena arrivati il colpo d’occhio è notevole: si apre davanti ai nostri occhi una splendida insenatura dai colori di tutte le sfumature dell’azzurro, al fianco della spiaggia di sabbia bianca. Qui si trovano anche un bar, un noleggio per gommoni, canoe e windsurf.
Dopo il pranzo ci spostiamo nella vicina spiaggia di Piscinnì. La spiaggia appartiene al comune di Domus de Maria e prende il nome dalla Torre spagnola posta nel promontorio poco distante, precisamente a est del litorale.
Anche qui troverete sabbia bianca e un’acqua turchese, con un fondale basso. Rispetto a Tueredda lo scenario è decisamente più selvaggio. Non sono presenti ristoranti ma è possibile comunque acquistare qualcosa da bere o mangiare in un bar.
Sulla via di ritorno a Cagliari scegliamo uno dei tanti ristoranti sul litorale per goderci l’ultima cena su questa splendida Isola. Dopo aver mangiato molto pesce in questi giorni, optiamo per una degustazione di formaggi e salumi tipici. In tarda serata ci aspetta il traghetto di ritorno sulla penisola: speriamo sia solo un arrivederci!