Il nostro viaggio in auto elettrica in una delle regioni più colorate d’Italia
Viaggiare è sempre bello, ma con l’arrivo della bella stagione lo è ancor di più! Il nostro viaggio elettrico questa volta ci porta in una delle regioni più colorate d’Italia, la Campania, precisamente a Napoli.
Giorno 1: Partenza da Roma e arrivo a Napoli
Partiamo di buonora da Roma in un soleggiato sabato mattina. In poco più di due ore e mezza raggiungiamo la città partenopea. Dopo aver lasciato l’auto presso il parcheggio del Centro Direzionale di Napoli (in Viale della Costituzione 12), dove troverete diverse colonnine Be Charge – può iniziare il nostro itinerario.
Adagiata ai piedi del Vesuvio, Napoli è un luogo dove la tradizione incontra la modernità, in cui arte, cultura e cibo si intrecciano alla perfezione. Passeggiando arriviamo a Piazza del Plebiscito, una delle piazze più famose e iconiche d’Italia, sita a due passi dal lungomare di Napoli.
Il nome del luogo è in onore del Plebiscito, il momento in cui nel 1860 il Regno delle Due Sicilie fu unito al Piemonte sabaudo. Come tutti sappiamo, Napoli non è solo un luogo ricco di turismo, arte e cultura, ma è anche patria della gastronomia italiana. Proprio in Piazza del Plebiscito c’è il bar più antico della città, il Gran Caffè Gambrinus. Ci fermiamo lì per un dolce spuntino.
Una volta dentro si respira la vera vita napoletana: l’odore di sfogliatelle, pastiera e struffoli vi riempirà il cuore di gioia: il vero dilemma sarà cosa scegliere! Per non parlare del caffè, che qui ha un sapore completamente diverso. In piazza troverete anche il Palazzo Reale: si tratta di una residenza che per secoli è stata luogo di ritrovo delle personalità più importanti di tutto il Sud Italia.
Sulla facciata esterna vi sono le statue di otto Re di Napoli: rimarrete stupiti dalla quantità di affreschi, marmi, dipinti, stucchi e mobili napoletani realizzati dai migliori artisti locali e concentrati in un unico maestoso palazzo.
Nel palazzo troverete più di 30 sale che raccontano la storia delle varie famiglie reali che hanno vissuto nel tempo questo magnifico edificio monumentale. Tra le più impressionanti ci sono la Sala d’Ercole, la Sala di Maria Cristina di Savoia, il Teatro di Corte e la Cappella Palatina.
Proseguendo la nostra passeggiata, da Piazza del Plebiscito ci spostiamo verso la Galleria Umberto I. Costruita in soli tre anni alla fine del diciannovesimo secolo, la Galleria è stata realizzata in onore di Umberto I di Savoia, il Re che riuscì a controllare l’epidemia di colera che attaccò Napoli.
La Galleria è senza dubbio uno dei migliori punti di interesse di Napoli. Nel corso degli anni divenne il luogo di ritrovo della borghesia cittadina, tanto che lo Sciuscià, un inserviente il cui compito era quello di lucidare le scarpe della nobiltà, era sempre presente.
Lungo questa breve passeggiata si trova la pizzeria più antica di Napoli, il luogo dove è stata inventata la pizza Margherita: la Pizzeria Brandi. Non si tratta solo di mangiare una semplice pizza: il profumo del basilico, la croccantezza dell’impasto appena sfornato, il sapore dei pomodori San Marzano e della mozzarella creano un viaggio con il palato, un’esperienza culinaria difficile da replicare altrove!
Lasciando la Galleria Umberto I, vi troverete circondati da fiumi di persone impegnate nello shopping. Benvenuti in Via Toledo! Questa strada è uno dei luoghi più iconici di Napoli: lunga 2 chilometri, collega Piazza Trieste e Trento a Piazza Dante. Fu costruita nel 1540 e il suo orientamento corrisponde esattamente alla meridiana di Napoli. A mezzogiorno i raggi del sole sono perfettamente allineati con la strada.
Lungo questa strada, ci sono sia negozi storici che marchi molto famosi, in modo da poter soddisfare i gusti di tutti. Via Toledo segna l’inizio dei Quartieri Spagnoli, che sono stati recentemente rivalutati e resi uno dei luoghi più interessanti da visitare a Napoli. Erano originariamente il luogo in cui vivevano i soldati spagnoli nel sedicesimo secolo. Questi quartieri raccontano la storia autentica della città.
Qui il tempo sembra essersi fermato: è un luogo di vicoli stretti, mercati di pesce e verdure, panni appesi per le strade, murales con le figure più importanti della città come Diego Armando Maradona e molto altro. Se volete passeggiare per le pittoresche stradine di questi quartieri, dovete farlo a stomaco pieno e gustare il tipico street food di Napoli.
Noi abbiamo scelto per pranzo il cuoppo di mare, un cono con fritture di mare all’interno, ma vi consigliamo tra le altre cose i crocchè (panzerotti di patate con prosciutto e formaggio), la pizza fritta o la Frittata di Maccheroni! Per i più audaci, appena sopra i Quartieri Spagnoli, c’è il Belvedere di San Martino. Dal Belvedere si può godere di un’incantevole vista sui tetti di Napoli e ammirare Spaccanapoli da una posizione eccezionale.
Lungo questa strada, si può ammirare la vera essenza di Napoli, con una miriade di chiese, artigiani e artisti che convivono insieme. Su questa via, che formalmente è chiamata Via Benedetto Croce, ci sono più di 20 pozzi di acqua potabile risalenti all’epoca romana. Il suo fascino è tale che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Proseguendo, sempre su via Benedetto Croce, si trova l’ingresso del Monastero di Santa Chiara. Questa imponente chiesa, la più grande basilica gotico-angioina di Napoli è senza dubbio uno dei luoghi più suggestivi da visitare a Napoli.
La costruzione del monumento iniziò nel 1310 per volere del re Roberto d’Angiò. Tuttavia, fu distrutta dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale e successivamente ricostruita in stile gotico. Una volta terminata la visita, potrai ammirare i resti di uno stabilimento balneare romano, molto simile per forma a quelli di Pompei!
Da Spaccanapoli si può percorrere a piedi Via San Gregorio Armeno. Questo è il luogo ideale per apprezzare la sapiente lavorazione artigianale degli artigiani che da secoli realizzano presepi e pastori in terracotta interamente a mano.
Il momento perfetto per visitare questa strada è sicuramente il periodo natalizio, quando tutti gli artigiani preparano i presepi in base alle richieste dei loro clienti. Tuttavia, quest’arte può essere ammirata in qualsiasi momento dell’anno. I prezzi variano a seconda del tipo di richiesta: dai 10 euro per le opere più semplici alle migliaia di euro per quelle che richiamano il Settecento.
Terminata Via San Gregorio Armeno, ecco Via dei Tribunali. Questa è la strada più antica della città, un posto da non perdere. Il nome della via deriva dal fatto che ci sono le 5 corti della città. Questa strada è senza dubbio il cuore di Napoli ed è sempre stata una strada molto importante nel corso dei secoli.
Al centro si trova infatti Piazza San Gaetano, costruita inizialmente sui resti di un antico mercato greco, l’agorà, e successivamente utilizzata come corte in epoca romana. Proprio lungo Via dei Tribunali ci sono due attrazioni imperdibili del capoluogo: Napoli Sotterranea e il Duomo, che visiteremo domani.
Esausti dalla lunga camminata ci accomodiamo in una delle numerose pizzerie in Via dei Tribunali per cenare, per poi tornare alla nostra vettura e dirigerci in albergo.
Giorno 2: Napoli sotterranea e Maschio Angioino
La domenica mattina ci svegliamo con il desiderio di un’ottima colazione napoletana, che ci godiamo prima di incamminarci nuovamente. Il nostro tour ricomincia, direzione Napoli sotterranea. Il biglietto per la visita nei sotterranei partenopei ha un costo di 10 euro, per un tour di circa due ore, dal quale si accede da Piazza San Gaetano.
Nel corso di migliaia di anni di scavi per estrarre la roccia per la costruzione di edifici, nel sottosuolo è stato creato un vero e proprio percorso, costituito da gallerie e bacini utilizzati sia come pozzi per irrigare le case che come nascondiglio durante i bombardamenti delle guerre mondiali.
Scendendo 136 gradini, arrivando a circa 40 metri sottoterra, troverete diversi resti archeologici molto interessanti, come i rifugi antiaerei della Seconda guerra mondiale, i Giardini dell’Ipogeo, i resti del Teatro Romano e non solo. Poche altre città nel mondo possono offrire un percorso simile.
Tornati in superficie pranziamo con un’ottima pizza a portafoglio nei dintorni della Piazza. Proseguendo in una traversa di Via dei Tribunali troviamo la maestosa cattedrale (o Duomo) di Napoli, la Cattedrale di Santa Maria Assunta. L’edificio risale al 1348 e la sua unicità sta nel fatto che contiene stili architettonici di epoche molto diverse, in quanto è stato spesso restaurato a causa di diversi terremoti causati dal Vesuvio.
Gli stili spaziano dal gotico al barocco al neogotico, con un numero infinito di abbellimenti da parte degli artisti più significativi dell’epoca, un luogo da non perdere per gli amanti dell’architettura! Passeggiando lungo le scogliere di Napoli, non si può non notare un castello che sorge su una piccola isola di tufo, Castel dell’Ovo.
Il suo nome deriva da una leggenda secondo la quale il poeta Virgilio pose un uovo nelle fondamenta dell’edificio per sostenere l’intero castello, e da questo uovo dipendeva sia la struttura del castello stesso che le sorti di Napoli. Il castello è un luogo ricco di storia: risale al primo secolo a.C. ed era abitato da diversi personaggi famosi come Romolo Augusto, l’ultimo imperatore dell’Impero Romano d’Occidente.
Anche dall’esterno del castello si può godere di una vista impagabile sul Golfo di Napoli, ma è solo entrando nell’edificio che rimarrete stupiti dal numero di affreschi, colonne e archi ogivali. Uno spettacolo da non perdere se volete scoprire le migliori cose da fare a Napoli in due giorni!
Non lontano da Castel dell’Ovo troviamo Castel Nuovo (o Maschio Angioino), edificato per volere di Carlo I d’Angiò (XIII secolo), al quale si riferisce anche il nome del palazzo. Sorse come residenza quando la capitale del regno si trasferì da Palermo a Napoli. Il Maschio Angioino è già un magnifico monumento dall’esterno, che potrete visitare per pochi euro. All’interno si può ammirare a pieno la bellezza e l’unicità del castello.
L’edificio è composto da cinque torri e al suo interno si trovano diverse sale che negli anni hanno ospitato personalità come Giotto, Petrarca e Boccaccio. Ma ciò che colpisce di più sono le prigioni. Infatti una leggenda narra che tra le carceri ci sia un tunnel che porta direttamente al mare dove, in passato, c’era un coccodrillo con lo scopo di far sparire i prigionieri senza lasciare traccia.
Giunti al termine della nostra visita, al nostro breve tour manca solo una tappa, il Museo Cappella Sansevero. Secondo alcuni è il miglior museo d’Italia. Una visita alla cappella è un viaggio interiore che ogni visitatore compie. Appena entrati sarete circondati da un luminoso marmo di Carrara che vi lascerà attoniti. Opere importanti come Disillusione e Modestia circondano l’incantevole Cristo velato, una rappresentazione della sofferenza di Cristo. Si tratta di un’opera in marmo estremamente complessa di Sanmartino, giovane artista napoletano, realizzata all’epoca in soli tre mesi.
Stanchi ma pieni di cultura dopo questi due giorni in una terra speciale, ceniamo e recuperiamo la nostra auto elettrica, diretti a casa.